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La figura di Mons. Lunardi ed il materiale da lui raccolto hanno ispirato studiosi e protagonisti del mondo della cultura in Italia e nelle Americhe per decenni ed è un evento importante poterne finalmente leggere una biografia aggiornata ed accurata. La percezione è che, tenendo conto delle sfaccettature della sua esistenza di uomo di Chiesa e diplomatico, di viaggiatore senza sosta e ricercatore, sia possibile mettere in luce le sue qualità umane e la sua passione indagatrice, che lo ha visto percorrere la maggior parte dei paesi dell'America Latina perfino a dorso di cavallo e sull'idrovolante. La mappatura dei siti precolombiani dell'area di San Agustín eseguita in Colombia nel 1930, il contatto nel 1936 con le popolazioni del Mato Grosso brasiliano all'epoca di Levi-Strauss, la centralità della sua ricerca in Honduras, da lui considerato come centro di irradiazione della civiltà maya, sono alcuni momenti importanti del suo percorso iniziato a Cuba ed in Cile e proseguito, dopo appunto Colombia, Brasile e Honduras, in Messico, Guatemala, Salvador e Nicaragua, per concludersi in Paraguay, con la sua morte inaspettata ad Asunción.